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A Napoli la presentazione del “Codex Florentiae 2023” di Michele Coppola

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L’artista Michele Coppola, Rettore dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze, ha inteso presentare a Napoli il ‘Codex Florentiae 2023’, opera che nasce dall’esigenza di ridefinire gli orizzonti dell’Accademico moderno, aderente all’Accademia Internazionale Medicea, nel segno di un ulteriore ampliamento degli orizzonti culturali verso una città, Napoli, da sempre crocevia di culture. La sede della presentazione, in programma il prossimo 7 giugno, ore 17:30, è quella di Prosperity APS in via Santa Lucia 110.

i dettagli dell’evento

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il Presidente Luigi Del Fante insignito del titolo di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” dal Presidente Mattarella

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Firenze, 2 Giugno 2024

In occasione della 78° Festa della Repubblica Italiana il Presidente dell’Accademia Internazionale Medicea Dott. Arch. Luigi Del Fante ha ricevuto il Diploma di Cavaliere al Merito della Repubblica dalle mani del Prefetto di Firenze Ferrandino e del Sindaco di Firenze Nardella, per la dedizione e professionalità dimostrate presso l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Settentrionale e per il suo impegno pluridecennale nel campo artistico e culturale, anche creando eventi teatrali che hanno dato lustro alla Città di Firenze. Il Presidente ha così commentato: “Una giornata davvero  speciale. Indimenticabile. Il grande Tricolore che svettava solenne, animato dalle onde del vento… Trovarmi in Piazza della Signoria, davanti a Palazzo Vecchio, circondato dall’infinita mereviglia di capolavori assoluti… immerso nella Bellezza della mia Firenze, nel luogo cardine della sua Storia… e udire il mio nome e il cognome che fu di mio Padre, di mio Nonno e di suo Padre prima di lui… ricevere il diploma di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dalle mani del Prefetto Ferrandino e del Sindaco Nardella… una gioia immensa pari all’emozione…

 Grazie, davvero grazie, Signor Presidente Mattarella, per il grande onore che mi è stato concesso.

Viva la Repubblica! Viva l’Italia!”

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Congresso internazionale Acqua: intelligenza e coerenza evolutiva Sabato 11 e Domenica 12 maggio 2024 Centro Congressi Pancaldi – Livorno

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Con il Patrocinio
dell’Accademia Internazionale Medicea Firenze

SALUTO DEL PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE MEDICEA, Cav.
Arch. Luigi Del Fante

“Illustri Partecipanti al Congresso,
nella mia qualità di Presidente dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze,
esaminata la documentazione inviatami, relativa al Congresso in oggetto; dato atto della
notevole rilevanza scientifica e culturale dell’Evento attorno al tema “Acqua”, questa
presenza misteriosa, vera ‘meraviglia’, ineludibile, da conoscere, al di là delle apparenze,
in altre ‘dimensioni’ per il bene del nostro microcosmo/macrocosmo, in questo momento
così “critico della storia della Terra, un periodo in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro.
[…] La scelta è nostra: dar vita ad una condivisione/collaborazione globale per prendersi
cura della Terra e gli uni degli altri, oppure rischiare la distruzione di noi stessi e della
diversità della vita» (Unesco, Carta della Terra, 2000), o sarà troppo tardi; …” il testo completo

https://congressoamie.it/

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L’Aquila capitale della cultura 2026, una profezia annunciata nel 2013

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Le strade tra L’Aquila e Firenze continuano a ricongiungersi, con un filo che unisce storicamente i due territori da molti secoli, in un legame forse mai sopito e che oggi vede l’Accademia Internazionale Medicea protagonista anche qui in Abruzzo con la sua Deputazione Aquilana, attraverso la realizzazione di importanti eventi, quale quello svoltosi ad agosto 2023 a Santo Stefano di Sessanio, in collaborazione con il Museo de Medici di Firenze, dal titolo  “I Medici tornano in Abruzzo”.

L’articolo pubblicato

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Presentazione del Soggetto cinematografico UN RÊVE DE LUMIÈRE di Luigi Del Fante

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Firenze – Consolato Generale di Francia – Institut français de Florence

Si terrà a Firenze venerdì 12 Aprile 2024 -ore 17,30, nel Teatro del Consolato Francese a Palazzo Lenzi – Piazza Ognissanti, 2-  presieduto dal Console Generale Guillame Rousson, la Conferenza su Fernand Jacopozzi Le magicien de la Lumière, nel corso della quale sarà presentato il soggetto cinematografico “UN RÊVE DE LUMIÈRE” scritto dal regista Luigi Del Fante. Parteciperanno, oltre al Console Generale ed il Presidente dell’Accademia Internazionale Medicea Luigi Del Fante, la scrittrice Veronique Tessier-Huort, nipote di Fernand Jacopozzi, il giornalista e critico di Cinema Armando Lostaglio. 

L’evento culturale è promosso dall’Istituto Francese di Firenze e dall’Accademia Internazionale Medicea il cui Rettore Michele Coppola porterà un saluto. Momento saliente della serata la presentazione ufficiale, con documentazione audio-video, del soggetto cinematografico “UN RÊVE DE LUMIÈRE” (Un fiorentino a Parigi) scritto da Luigi Del Fante (1996) tratta della vita e delle imprese creative di Fernando Jacopozzi (Firenze 1877- Parigi 1932), un giovane pittore d’insegne (proprio come Fernando Del Fante il Padre del regista Luigi, con l’antica Ditta L. Del Fante dal 1895), che a ventitré anni partì alla volta di Parigi per tentare la fortuna. Divenuto famoso in tutto il mondo come le “magicien de la lumière”, l’artista trasformò radicalmente il volto notturno di Parigi da Place de la Concorde, alla Torre Eiffel, dall’Arc de Triomphe alla Colonna Vendôme, Nôtre Dame e tantissimi altri importanti monumenti. Ambientata tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni Trenta del Novecento, a Firenze e nella Capitale Francese, è la storia di un ‘Fiorentino a Parigi’. 

L’intraprendenza, l’ingegno, la creatività dello scrittore di cartelli, divenuto l’artista, il “mago della luce” che illumina Parigi e la rende magica, così come ancora oggi ci appare.

Jacopozzi combatté la Prima Guerra Mondiale con astuzia per salvare Parigi dalle incursioni degli “Zeppelin” e degli aeroplani tedeschi, costruendo ad Aulnay sous Bois, lontano da Parigi, ma non tanto da non lasciar credere che fosse quella vera, “un simulacro di Parigi Notturna destinato ad ingannare gli apparecchi da bombardamento nemici. Dei fuochi mobili figuravano i movimenti dei treni e delle vetture. Una città di pure lampadine elettriche, di fanali, di riflettori, di cornici a fuoco vivo”. Questa geniale realizzazione gli valse la nomina a Commendatore della Legion d’Onore. 

In occasione de l’Exposition Internationale des Arts décoratifs et industriels del 1925, al Grand Palais, Jacopozzi riuscì a convincere André Citroën ad illuminare la Tour Eiffel con l’enorme pubblicità del famoso marchio automobilistico. L’audacia, la modernità, l’utilizzo di una tecnologia intrigante come l’elettricità, la sacralità di un monumento come la Tour Eiffel. Dirà Charles Lindbergh, all’indomani della sua storica impresa del 1927, la trasvolata New York – Parigi senza scalo, che al momento dell’atterraggio erano state le luci Citroën sulla Tour Eiffel a guidarlo.

La pubblicità Citroën faro nella notte, guida dell’impresa più audace finora tentata dall’uomo.                           

Luigi Del Fante, fiorentino, studi classici, è architetto, regista, scenografo e poeta; formatosi al Teatro della Pergola di Firenze seguendo i corsi di Tecnica di Palcoscenico (1972) e di Critica Drammatica (1971 e 1976) diretti dal critico Paolo Emilio Poesio, ottenendone un giudizio lusinghiero. 

Nel 1977 segue il “Corso di Educazione all’immagine e con l’immagine” diretto da Nazareno Taddei, uno dei pionieri della semiologia del cinema, del Centro Sperimentale, ottenendo un profitto ottimo. Collabora (1979–1999) con Orazio Costa Giovangigli (già allievo di Jacques Copeau), regista e maestro dell’Accademia d’Arte Drammatica di Roma.   Si laurea nel 1979 con col massimo dei voti e dignità di pubblicazione della tesi “Analisi semiotica di TERRA DI NESSUNO di Harold Pinter – Dal testo drammatico all’architettura della scena”. Dal 1980 ha messo in scena spettacoli di Cechov, Schnitzler, Pirandello, Alfieri, Luzi, Molière, Wesker, di cui ha curato la scenogafia e/o la regia, ottenendo risultati sempre di grande suggestione e di estremo rigore. 

Nel 1998 Del Fante ha creato la scenografia  di taglio ‘cinematografico’ de “L’uomo che vide Francesco d’Assisi” di Joseph Delteil, con la regia di Krzysztof Zanussi, tenendo conto dell’insegnamento e degli allestimenti di Jacques Copeau e André Barsacq.

Nel 1996 ha scritto il soggetto cinematografico originale “Un rêve de lumiere”, ambientato tra Firenze e Parigi agli inizi del ‘900, ispirandosi liberamente alla figura realmente esistita del genio fiorentino Fernando Jacopozzi, un pittore d’insegne che andò a Parigi a tentar fortuna e ve la trovò, per davvero, divenendo il mago della luce nel campo illuminotecnico. Questo soggetto ha ottenuto dal regista francese Bertrand Tavernier un apprezzamento lusinghiero.



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“Amor”, la mostra alla Galleria Medina 28 Febbraio 2024

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Si intitola ÀMOR la mostra collettiva inaugurata venerdì 22 Marzo presso la Galleria Medina di Roma, in via Angelo Poliziano 32/34, curata dalla dott.ssa Nicoletta Rossotti, storica dell’arte,

Molte segnalazioni stampa dell’evento

MEDINAROMA.COM

FULLDASSI.IT

ROMAEDINTORNI.IT

CONTROLUCE

LINKEDIN

https://www.linkedin.com/pulse/%25C3%25A0mor-tra-origini-di-roma-e-amore-attraverso-le-diverse-diana-daneluz-ggqmf

LINKEDIN

https://www.linkedin.com/pulse/domani-roma-il-vernissage-della-collettiva-curata-da-rossotti-diana-apt6f

Nella Notizia

https://www.nellanotizia.net/scheda_it_137600_amor_1.html

EZRome

https://www.ezrome.it/eventi-a-roma/mostre-a-roma/48257-amor-la-mostra-collettiva-che-celebra-lamore-e-roma

TUTTIGLIEVENTI.IT
https://www.tuttiglieventi.it/evento.asp?id=70642

ROMA TODAY
https://www.romatoday.it/eventi/amor-nicoletta-rossotti-mostra.html

CORRIEREDIROMA.IT

https://www.corrierediroma.it/amor-la-mostra-alla-galleria-medina/

Giornalemio

https://giornalemio.it/cultura/22-artisti-a-roma-per-venerdi-22-marzo/

LANTERNA WEB

ARTE.IT

http://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-àmor-96831

VIVERE ROMA

https://vivereroma.org/2024(03/22/mostra-collettiva-alla-medina-art-gallery/244749/

METRONEWS

https://metronews.it/2024/03/19/amor-la-mostra-collettiva-curata-da-nicoletta-rossotti/

EXPERIENCES

https://www.experiences.it/archives/69231

EZRome (2)

https://www.ezrome.it/eventi-a-roma/mostre-a-roma/48940-amor-un-viaggio-attraverso-lamore-e-le-culture-alla-medina-art-gallery

VIVERE ROMA (2)

https://www.vivereroma.org/2024/03/22/mor-mostra-collettiva-alla-medina-art-gallery/244749

PRIMA PAGINA NEWS

https://www.primapaginanews.it/articoli/roma-si-inaugura-oggi-mor-la-mostra-con-le-opere-di-oltre-20-artisti-per-celebrare-amore-roma-e-arte.-534638

EXIBART
https://www.exibart.com/evento-arte/amor-vernissage/

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Il nostro rettore Michele Coppola intervistato su Altritaliani.net

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Intervista a Michele Coppola, Rettore dell’Accademia internazionale Medicea e artista

È in fase di allestimento a Roma la mostra Àmor curata con grande professionalità dalla dottoressa Nicoletta Rossotti, che fa parte della Accademia Internazionale Medicea di Firenze. Il Rettore è Michele Coppola, artista che valica i nostri confini.

Michele Coppola nel suo atelier

È in procinto di preparare eventi che condurranno la sua arte in contesti internazionali. Le sue opere evocano filosofia, il mito: traduce in forme e colori le sue visioni. Come disse Filippo nel suo Vangelo gnostico: la Verità non è venuta nuda in questo mondo, ma in immagini.
Le visioni di cinema, di arte e poesia non sono soltanto lezioni e nemmeno spettacolo. Sono lesposizione di un prolungato movimento della mente. Sono il Sapere come apparirebbe se ne facessimo una installazione artistica. Lo scrive Alessandro Baricco e rappresenta un po’ l’assunto del movimento ideale di Michele Coppola: ne fa una propria ragione di vita e la contamina di visioni arcaiche ampliandone l’ottica nei consessi umani più profondi. E ciò gli è possibile in virtù di una costante ricerca di Verità, che viene dagli Scritti antichi, dalla filosofia di epoche e luoghi più diversi.

Michele Coppola, Antinoo

Lo abbiamo incontrato per parlare dei progetti imminenti che coinvolgono lAccademia.
“Più che parlare di eventi – ci dice – che condurranno la mia arte in contesti internazionali, provo a portare messaggi culturali individuati come ponti di connessione tra passato e presente e tra Firenze ad altri Paesi come gli Stati Uniti. Ritengo che la mia arte si ispiri alle divinità antiche, i messaggi sono rinvigoriti dalla cultura rinascimentale e da quella visione espressa da Nicolo Machiavelli: “guardare oltre e dietro la realtà fattuale”.

D.: Vige dunque lurgenza di comunicare tali messaggi, in questa difficile epoca?

M.C.: Dobbiamo, come uomini d’arte, veicolare messaggi artistici e rivolgere sempre il dubbio se ciò che noi proponiamo in altre culture sia gradito o meno, portando rispetto verso chi riceve i nostri messaggi. Credo che oggi il vero problema non sia più quello di esprimere liberamente il proprio pensiero ma quello di non offendere gli altri, quelli che noi chiamiamo fruitori. A tal proposito, ricordo l’intervista realizzata da Enzo Biagi a Pasolini, in cui il poeta e regista proprio a proposito della libertà, dichiarò: non sono libero di dire quello che voglio, asserendo che ciò che diceva sarebbe stato ascoltato dalla gente comune, e avrebbe potuto recare nocumento. Credo che una volta c’era un maggiore contegno, un riguardo, un senso maggiore di educazione nel comunicare, che oggi, dobbiamo ammettere, non esiste più. Assistiamo invece ad una più diffusa noncuranza, l’offesa gratuita e gli insulti vivono e prolificano sotto lo stendardo di una presunta libertà di espressione.”

Di Michele Coppola, ARES, tecnica mista

D.: Il mondo classico rimane una sua prerogativa umana oltre che artistica?

M.C.: Adoro la classicità e lo spirito sano di emulazione che veniva generato nella Roma antica: quando moriva un romano di una certa casta, il suo feretro veniva portato in processione per la città, preceduto dai suoi familiari che, indossando una maschera di legno dei loro antenati, ne descrivevano la vita e le imprese fino ad arrivare al “de cuius”, di cui si cantavano le lodi. Ecco, questo era un modo di creare uno spirito emulativo nelle altre famiglie romane e produceva all’interno della famiglia stessa un forte senso di appartenenza che li induceva a non riposare sugli allori ma anzi a dare lustro alle proprie esistenze.

D.: Veniamo ai suoi imminenti appuntamenti culturali, cui anche lAccademia Medicea sarà protagonista.

M.C.: Il 25 maggio prossimo sarò al Metropolitan Museum di New York, dove verrà presentato un catalogo d’arte realizzato in collaborazione tra la Giunti ed il Metropolitan; fra gli artisti presenti ho l’onore di esserne incluso. Di questo sento il piacere di ringraziare la Dottoressa Nicoletta Rossotti che ha sempre creduto nelle mie opere. L’importante progetto Metropolitan dovrebbe essere riproposto anche in Italia, curato da un’importante Casa editrice italiana e successiva presentazione.

D.: Ed altri progetti potrebbe anticiparli?

M.C.: A giugno ci sarà la presentazione del Codex Florentiae 2023 scritto in collaborazione con Javier Benedicto Ruiz e Daniele Sampieri, entrambi membri dell’Agenzia Spaziale Europea. Sampieri ha fatto da cerniera culturale, tra storia, mito, ricerca e metodo scientifico. Il Prof. Ruiz ha illustrato tematiche relative alla ricerca spaziale, io ho quindi trattato il mito, dipingendolo.

D.: Dove si terrà l’evento?

M.C.: Per questo evento ho ritenuto che la prima avvenisse nella città di Nola che diede i natali a Giordano Bruno, e dove intendo onorare un mio caro amico, generoso quanto coraggioso: Andrea Caliendo che sta unendo a suo modo memoria e scienza.

Ci piace chiudere con questo concetto dell’artista Frida Kahlo: L’arte più potente è fare del dolore un talismano, una farfalla che rinasce in una festa di colori. Perché il mito si nutre di dettagli, come fa l’artista con la sua opera, e pertanto Michele Coppola conversa con il suo dipinto perché esso parli con noi, e di noi.

Intervista a cura Armando Lostaglio

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SFREGIO AL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO IN PIAZZA SS. ANNUNZIATA

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Lettera del Presidente Accademia Internazionale Medicea, Luigi Del Fante

Ancora una volta dobbiamo segnalare, purtroppo, un danneggiamento al patrimonio storico-artistico fiorentino: asportato un tassello dal basamento di marmo della statua equestre di Ferdinando I de’ Medici (1602-1607), opera di raffinata fattura di Jean de Boulogne, scultore fiammingo del Cinquecento (meglio conosciuto come Giambologna), ultimata, dopo la sua morte, da Pietro Tacca, suo valente allievo.

Ci siamo accorti del fatto, passando, come di consueto, dalla piazza. E’ saltato subito agli occhi un elemento nuovo in quel contesto: il ‘vuoto’ del tassello asportato, volontariamente, con caduta traumatica, come sembrerebbe di evincere dalla polvere bianchissima (marmo originario) di marmo, in forma di ‘scia’ che si diparte da un punto più denso (punto di caduta, d’urto) e dai piccoli frammenti sparsi di mattone ivi presenti, che contribuivano, insieme alla malta, a legare il tassello al basamento. Infatti questo tassello era stato inserito per ripristinare l’ interezza del basamento stesso che si era venuto deteriorando nei secoli. Ma soprattutto, l’assenza di quel piccolo parallelepipedo di marmo, letteralmente svanito nel nulla, si configura come il risultato di un atto vandalico inammissibile, compiuto, magari, da qualche turista in cerca di ‘souvenir’….

Se poi noi osserviamo attentamente la piazza, vediamo che sia la statua di Ferdinando I, sia le due Fontane, vere ‘meraviglie’, di Pietro Tacca, sono tutti monumenti in qualche modo ‘protetti’ da ringhiere lineari in ferro battuto, essenziali, che cercano di tenere i passanti e i turisti alla giusta distanza di rispetto. Insomma: una protezione ‘discreta’, un invito saggio a rispettare quelle opere d’arte. Un invito, però, che dovrebbe essere ‘integrato’ dalla sensibilità, dall’educazione e dal buonsenso delle persone.

Ritengo, doveroso, anche come Presidente dell’ Accademia Internazionale Medicea di Firenze, da sempre fautrice di Sapienza e Bellezza, stigmatizzare l’accaduto per portarlo a conoscenza di tanti Cittadini, disattenti, perché magari tutti presi dallo smartphone e dai ‘social’, e forse inconsapevoli delle meraviglie che ci circondano, ‘cullandoci’ ogni giorno con discreta dolcezza senza tempo.